Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

L’imprenditoria cinese nei distretti industriali italiani: dibattito alla Festa dell’Unità di Bologna

L’imprenditoria cinese nei distretti industriali italiani:

dibattito alla Festa dell’Unità di Bologna

 

i partecipanti al dibattito: Daniele Ara, Maurizio Lunghi, Amina Crisma, Antonella Ceccagno, Sun Wen-Long

 

 

Lunedì 22 settembre alle 18,30 alla Festa dell’Unità di Bologna, in sala Forum, si è svolto il dibattito promosso da ValoreLavoro L’imprenditoria cinese nei distretti industriali italiani, due esempi: Bologna e Prato, coordinato e introdotto da Amina Crisma, dell’Università di Bologna, responsabile dell’Osservatorio Cina di ValoreLavoro, con la partecipazione di Antonella Ceccagno, docente dell’Università di Bologna, esperta della diaspora cinese e autrice di studi importanti come il recente dossier Migranti cinesi a Prato: roghi e successo imprenditoriale, pubblicato lo scorso giugno sulla rivista Inchiesta (n. 184/2014,www.inchiestaonline.it), Wen-long Sun, responsabile bolognese di AssoCina, Associazione delle seconde generazioni cinesi in Italia, Daniele Ara, Presidente del Quartiere Navile, Maurizio Lunghi, Segretario Generale della Camera del Lavoro di Bologna.

Sullo sfondo, si sono proiettate immagini delle Chinatown di Prato, Bologna, Carpi realizzate da Juan Chin e da Franco e Angiolo Tavanti, presidente di ValoreLavoro.

qui trovate il link al video su Carpi

e qui quello sulla Chinatown bolognese

Nel folto pubblico, molto vario per appartenenza generazionale, interessi e background, c’erano bolognesi e immigrati, giovani e meno giovani cinesi, studenti, insegnanti, esponenti di realtà istituzionali, culturali, sindacali e associative del territorio, come Rossella Lama, responsabile della Commissione consiliare del Comune di Bologna per le attività produttive, Giacomo Stagni della segreteria Tessili Cgil, Maurizio Pulici (il manifesto in rete), Roberto Alvisi (UILDM e Centro Rosa Marchi), Vittorio Capecchi, direttore di Inchiesta.

Nel suo intervento Antonella Ceccagno ha svolto un’analisi strutturale del caso di Prato, inserendolo in una più ampia riflessione sul sistema produttivo di Fast Fashion in cui è incluso e a cui sono direttamente funzionali i vantaggi competitivi offerti dai cinesi in termini di flessibilità. Non è a una presunta essenza culturale cinese che va ricondotto il “regime dei dormitori”, ha affermato, quanto piuttosto a precise dinamiche della globalizzazione: una valutazione condivisa da Maurizio Lunghi, che ha sottolineato l’esigenza pressante di contrastare le nuove forme di sfruttamento in un panorama indubbiamente difficile per l’iniziativa sindacale. Daniele Ara ha rilevato la molteplicità e la pluralità di Cine presenti nell’area bolognese, notando fra l’altro la capacità di molti cinesi di offrire servizi al territorio atti a ricostituire positive occasioni di socialità. Dal canto suo Wen-long Sun ha mostrato come i giovani cinesi di seconda generazione possano svolgere un ruolo attivo ed efficace di mediatori fra i variegati mondi della comunità cinese e la città e ha illustrato le attività di Associna, il cui programma si può sintetizzare nello slogan “oltre gli stereotipi, oltre Chinatown”.

Uno slogan che ValoreLavoro ha fatto proprio, e che intende continuare a concretizzare nelle prossime iniziative su questi temi, come la mostra fotografica sulle Chinatown di Prato, Bologna, Carpi realizzata da Juan Chin e dai fratelli Tavanti che si potrà vedere a Bologna il 4 e il 5 ottobre, nella Notte Rossa, sotto i portici di via Belle Arti.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *