Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone
Sono circa 260.000 i lavoratori con contratti precari nella pubblica amministrazione nel complesso e non è possibile pensare a una «stabilizzazione di massa»: il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi ieri in una audizione alla Camera ha chiarito l’ intenzione del governo di lavorare a una proroga (fino a luglio 2013) per i contratti a termine in scadenza a dicembre, ma ha sottolineato che una stabilizzazione di massa sarebbe «contro il dettato costituzionale». Si lavora invece a un accordo quadro per innalzare oltre i 36 mesi il limite per i contratti a termine. Il ministro della Funzione pubblica ha anche diffuso gli ultimi dati sulle eccedenze nelle amministrazioni centrali spiegando che si tratta, per le amministrazioni considerate (restano fuori diversi ministeri) di 7.300 unità di personale non dirigenziale. Per le prime 50 amministrazioni centrali considerate, ha spiegato Patroni Griffi, erano state individuate 4.028 eccedenze ma se si considerano anche gli enti parco e gli enti previdenziali per i quali il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri è in lavorazione, si aggiungono altre 3.300 unità. Per gli esuberi che dovessero restare al termine della riallocazione delle eccedenze nei comparti dove vi fossero carenze il ministro ha detto che sarà possibile utilizzare le regole precedenti la riforma Fornero per l’ accesso alla pensione nel caso i vecchi requisiti siano raggiunti entro il 2014. Secondo il conto annuale 2011 della Ragioneria (non ancora uscito) i precari (tenuto conto di ogni forma di lavoro flessibile, quindi contratti a termine ma anche interinali e lavoratori a progetto) sono 130.000 nella scuola, 115.000 nella sanità e negli enti locali e 15.000 nelle amministrazioni centrali. «Non si può pensare a una stabilizzazione di massa – ha detto il ministro – ogni soluzione deve essere graduale». Una volta applicati i criteri della spending review comunque, ha assicurato il ministro, sarà «da scartare ogni ulteriore riduzione del settore prubblico» perchè la pubblica amministrazione italiana è per dimensione «in media Ocse». «In prospettiva – ha detto ancora – dobbiamo pensare a una migliore allocazione del personale e alla migliore produttività dell’ amministrazione stessa». La Cgil ha immediatamente replicato alle affermazioni del ministro definendolo sui precari «in stato confusionale» e chiedendo un intervento urgente che dia prospettive ai precari in scadenza. La Cisl chiede di inserire la proroga per i contratti a termine fino a luglio nella legge di stabilità e di utilizzare per gli esuberi che dovessero venir fuori le regole per il pensionamento precedenti la riforma Fornero. E lo stesso ministro del Lavoro, da Bruxelles, Elsa Fornero, lancia l’ idea di una staffetta generazionale, «ovvero – ha spiegato – la possibilità di un lavoratore anziano di cambiare il suo contratto in part-time, e in cambio le aziende prendono un apprendista».