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Riforma del Lavoro Primo s? dal Senato

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Anche il premier Monti ha votato ieri a favore della riforma del mercato del Lavoro Adesso toccher? alla Camera dei Deputati. La riforma del mercato del lavoro supera il giro di boa del Senato, con 231 voti a favore, 33 contrari e 9 astenuti. ?? per il bene dei giovani, una riforma di profonda struttura, che ? stata accompagnata da dibattiti intensi in tutto il Paese?, ha detto presidente del Consiglio, Mario Monti, che ha partecipato alla votazione come senatore a vita. A Montecitorio ? molto probabile che il governo tenter? di blindare al massimo il provvedimento, anche se ? molto probabile che in nome del ?bicameralismo perfetto? anche i deputati dovranno avere la soddisfazione di introdurre qualche correttivo. Il governo eviterebbe volentieri: ?A noi interessa il buon esito della riforma?, dice Monti. ?Viste le esortazioni sul piano internazionale – spiega il ministro del Lavoro Elsa Fornero – auspico che anche alla Camera sia approvato in tempi brevi?. Monti e Fornero tirano un sospiro di sollievo dopo il ?s?? del Senato. ?Non ? facile in un momento di crisi e in questa situazione economica e finanziaria dare fiducia – dice il premier ma vogliamo che i giovani sentano che l’ Italia ? governata non per il plauso delle categorie ma per il loro bene?. E sottolinea come elemento di merito il fatto che la riforma del mercato del lavoro abbia ricevuto apprezzamenti ?dagli organismi imparziali?, come la Commissione europea, l’ Ocse e il Fondo Monetario Internazionale. Mentre tutto sommato per quanto riguarda la precariet? la riforma non introduce grandi novit?, a parte il ridisegno complessivo degli ammortizzatori sociali il cambiamento pi? grande (vedremo che portata concreta avr?) ? il via libera ai licenziamenti economici individuali, che potranno essere fatti semplicemente pagando un indennizzo monetario. Ora l’ articolo 18 diventa ?europeo?, commenta Fornero, secondo cui non ?cancella le garanzie per i lavoratori?, ha dichiarato il ministro del Lavoro Elsa Fornero. Una tesi che non convince la Cgil di Susanna Camusso, che evidenzia ?la necessit? di modifica alla Camera?, perch? ?penso che non sia ci? di cui questo Paese aveva bisogno, anche se qualche cosa positiva c’ ??. ?? stata raggiunta una sintesi razionale, laica e direi, se non fosse una sgrammaticatura, costituzionale e riformista della regolamentazione del mercato del lavoro e penso che questo sar? utile all’ Italia?, afferma il capogruppo Pd al Senato, Anna Finocchiaro; il suo omologo Pdl, Maurizio Gasparri, ricorda che ?non ? la nostra legge, non ? quella che avremmo voluto fare, ma l’ abbiamo migliorata?. La Lega ha votato no, come l’ Italia dei Valori: ?Ancora una volta – dice Antonio Di Pietro – il governo fa pagare i costi ai pi? deboli?. Su un altro argomento caldo, quello dei cosiddetti ?esodati? (le persone senza pi? lavoro che per? non avranno la pensione che contavano di ricevere) c’ ? una autocritica del ministro Fornero. ?Sugli esodati abbiamo sbagliato – ha detto – perch? abbiamo dovuto agire in fretta?. Parlando a ?Radio 24?, Fornero ha detto che la riforma delle pensioni ? stata fatta ?in 20 giorni perch? il paese era sull’ orlo di un baratro finanziario?, e insomma ?non abbiamo avuto il lusso di un tempo di riflessione pi? lungo. Mi hanno dato una cifra sbagliata? Non so, forse. Ma non mi metto subito ad imputare?. E adesso, bisogna cercare ?modalit? eque per risolvere il problema di quelli che non sono compresi in questi primi 65.000?. Ora l’ articolo 18 diventa ?europeo?, ha detto il ministro del Welfare.