Diminuisce per il terzo anno consecutivo la migrazione internazionale nei paesi Ocse
Autore : www.integrazionemigranti.gov.it
Pubblicato il : 19-09-2012
registrando un meno 2,5% nel 2010 rispetto al 2009 e riguardando un totale di 4,1 milioni di persone.
Tuttavia, nel 2011 si registra un lieve rialzo ”in gran parte” degli Stati membri Ue, ”tranne che in Italia, Spagna e Svezia”.
Lo segnala il rapporto “2012 International Migration Outlook”, uno studio dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico presentato il 27 giugno 2012 a Bruxelles dal segretario generale dell’Ocse Angel Gurría, dal commissari europei agli Affari sociali Laszlo Andor e dalla sua collega agli Affari interni Cecilia Malmstrom.
Il rapporto dell’Ocse, 399 pagine, indica che per il terzo anno consecutivo nel 2010 i flussi migratori sono diminuiti ed hanno riguardato, in 23 paesi più la Russia, un totale di 4,1 milioni di persone. Nella “fotografia” statistica sull’Italia l’immigrazione permanente al primo gennaio 2011 ammonta a 4,57 milioni di persone. I residenti di origine straniera sono il 7,5% dell’intera popolazione italiana. Di essi circa un quarto sono romeni (969.000), il gruppo più numeroso davanti a albanesi (483.000) e marocchini (452.000). I permessi di soggiorno rilasciati a cittadini extraeuropei nel 2010 (599.000) sono saliti del 16,4% rispetto all’anno precedente. Il 62% di essi ha avuto durata superiore ai 12 mesi. Il rapporto Ocse registra anche il flusso di 60.300 migranti clandestini tra gennaio ed agosto 2011. Inoltre il rapporto registra che ”il nuovo governo formato nel novembre 2011 ha messo tra le sue priorità la riforma della legge di cittadinanza, ferma in Parlamento dal dicembre 2009, specialmente per quanto riguarda gli stranieri nati in Italia”.
Per quanto riguarda la fotografia scattata al nostro paese, al primo gennaio del 2011 l’immigrazione permanente ammonta a 4,57 milioni di persone. I residenti di origine straniera sono il 7,5% dell’intera popolazione italiana: tra questi circa un quarto sono romeni (969.000), poi gli albanesi (483.000) e i marocchini (452.000).
I permessi di soggiorno rilasciati ai cittadini extraeuropei – prosegue il rapporto – nel 2010 sono stati 599.000, salendo del 16,4% rispetto
all’anno precedente e il 62% di questi ha avuto una durata superiore ai 12 mesi. Per l’Ocse sono infine 60.300 i migranti clandestini giunti in Italia tra gennaio ed agosto 2011.
”Il mercato del lavoro e dei flussi migratori sono due fenomeni strettamente collegati. Il calo della domanda di lavoro è stata la forza trainante del calo di migrazione durante la crisi”, ha dichiarato Gurria.
”I paesi – ha aggiunto – dovrebbero quindi prestare maggiore attenzione alle loro esigenze a lungo termine del mercato del lavoro, e concentrarsi sulle competenze per mettere a punto politiche per l’integrazione dei migranti, in particolare per i giovani, le cui competenze saranno necessarie per la ripresa dell’economia globale”.
prospettive_sulle_migrazioni_internazionali_2012