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Povertà: cambiare si può Daniela Artioli

Pierluigi Bersani, Nicola Zingaretti, Ignazio Marino: sabato 13 aprile tutti a Corviale per la manifestazione “Contro la povertà e per un governo di cambiamento”, condotta da Gad Lerner. L’iniziativa è stata promossa dai circoli Pd Corviale, Torbellamonaca, Laurentino, San Basilio e sostenuta dall’associazione Corviale Domani che da anni si batte per la riqualificazione di un quartiere al centro di dibattiti e polemiche da moltissimo tempo.
Il Mitreo, Centro per i vari linguaggi dell’Arte contemporanea, è strapieno perché se il Pd non ha paura di parlare di povertà, la gente del Corviale, illusa e disillusa dalla politica, non teme di mettersi ancora una volta in gioco.

Il Mitreo infatti  è la prova provata che cambiare si può. Il centro culturale, attivo da sei anni, non è stato scelto a caso da Bersani per la manifestazione contro la povertà e le cause che producono l’emarginazione. «Siamo venuti qui per accendere i riflettori sulla vita comune degli italiani. La politica deve dare una sponda e accendere una miccia. Comunque andranno le cose, per noi resta irrinunciabile l’idea che si parta dal punto di vista di chi è più nei guai. Non per pietismo o carità pelosa, ma perché pensiamo che o si innesca un meccanismo di coesione o l’idea secondo cui chi ha di più deve dare di più non può scattare. Nella rimozione del tema sociale non può esserci la risposta al tema economico».

Monica Melani, fondatrice del centro Mitreo, struttura nata proprio grazie a una norma approvata da Bersani quando era ministro, dà il suo benvenuto: «Abbiamo costruito qualcosa dove nessuno voleva venire», racconta Melani nel suo discorso di benvenuto. «Grazie alla legge Bersani, la 266, abbiamo contattato dei partner privati che ci hanno aiutati nella fase di start up. Ora facciamo tutto volontariamente, senza avere nemmeno un soldo. Anzi, io ho i debiti».
E le periferie sono al centro dell’intervento a braccio del candidato sindaco Ignazio Marino: «Da sindaco destinerò parte di ogni biglietto venduto nei musei e nei monumenti alla riqualificazione del degrado urbano delle periferie. Ogni straniero che visita un museo saprà che non solo sta arricchendo la sua conoscenza ma sta contribuendo alla sfida collettiva di rinascita della nostra comunità».
Endorsment del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti: «La differenza per affrontare la crisi e la povertà la fanno i contenuti, i programmi e le scelte. Ma anche le persone che incarnano dei valori. A Roma lottare contro la povertà significa innanzitutto, fra quaranta giorni, cambiare il governo di Roma ed eleggere Ignazio Marino sindaco della capitale».
Il dibattito ha visto anche gli interventi di Emanuela Droghei (responsabile delle Politiche Sociali del Pd di Roma), Mario Maffei (consigliere municipale a Scampia e segretario del Circolo Pd di Scampia), Francesco Mele (segretario del Circolo di San Salvario di Torino) Vitaliana Cecchetti (Ente per la formazione professionali delle Acli).

Applauditissimo, Massimo Vallati (presidente dell’Associazione Calciosociale Corviale) che sperimenta da anni un nuovo modo di fare e intendere il calcio, un mondo dove lo sport è integrazione e accoglienza, giustizia e solidarietà. Con il suo lavoro e il suo esempio, Massimo dà una chiave di lettura, la soluzione del problema paese. Il modello di sviluppo sostenibile potrà solo essere un percorso di solidarietà e fiducia ritrovata. E non basterà la consapevolezza dichiarata dei  politici presenti. Il mutuo soccorso dei lavoratori e dei cittadini potrebbe rappresentare un segnale per i poteri forti le ricchezze ancora incontaminate del paese.

Due esponenti di Corviale Domani commentano a caldo.  «La rigenerazione dei territori, come a Corviale, a partire dalle comunità che li vivono è la strada della rinascita della vita civile, sociale, politica ed economica del paese», sostiene Pino Galeota. Tommaso Capezzone aggiunge:  « I boom, le ricostruzioni, gli sviluppi si realizzano sempre partendo dal basso. Occorre partire da dove la vita dei cittadini è più difficile e disagiata per costruire un rilancio basato sull’innovazione, la green economy, la semplificazione. Facciamo nostra la voce di Francesco che dalle periferie del mondo getta le basi per la speranza di un futuro migliore».

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