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Eccoci qua. Rituffati nella formaldeide come animali nelle vasche di Hirst, condannati nuovamente a vivere le nostre vite guardandole attraverso il prisma televisivo che trasforma tutti e tutti in stelle fisse di medioevale memoria. Mentre il paese si trascina lungo un crinale neppure troppo ripido, con una parte ormai ferma e prona che aspetta solo il colpo fatale ed un’altra agitata e determinata a rialzarsi, la politica ricomincia a dividersi in assurde sciocchezze che non interessano nessuno, neppure le persone di sani principi alle quali una volta interessavano. La realtà ci restituisce dati impressionanti. Un’economia che ormai va avanti solo grazie all’export e che quindi necessiterebbe di un intervento drastico per l’aumento dei consumi. Le domande sulle quali dibattere con i cittadini sarebbero: siete disposti ad accettare più immigrati di età adulta(idealmente scolarizzati sui 20 anni)? Siete disposti ad un maggiore ruolo temporaneo dello stato nella società che si sostituisca alla domanda privata? Fino a che punto desideriamo gli investimenti diretti dall’estero e cosa siamo disposti a fare per riceverli? Siete disposti ai sacrifici che nel brevissimo comporterebbe uno spostamento dalla spesa corrente a quella in conto capitale indispensabile per il rilancio dell’economia? Oltre a tantissime altre domande su diritti civili e società. Il primo punto è indispensabile perché ormai non avremo mai la natalità necessaria al tasso di sostituzione, perché i giovani consumano strutturalmente più degli anziani e la nostra società sta diventando più vecchia. Gli altri perché i consumi interni hanno bisogno di un aiuto e da soli i soggetti privati non ce la faranno.L’ultimo punto perché in questo paese è necessario uno sforzo di tutte le generazioni per garantire una vita dignitosa, magari anche bella alle prossime.Invece di che si parla? Berlusconi ar gabbio si, berlusconi ar gabbio no. Chi sarà il prossimo segretario del pd, ed altri temi ancor più avvilenti del sottobosco della politica.C’è però speranza in questo panorama grigio. Il fondo è ormai raggiunto. L’ultimo governo democristiano di questo paese avrà vita breve. Tra pochi mesi i rimasugli di una classe politica che nessuno rimpiangerà si disperderanno nel nulla e forse una battaglia sui fatti coinvolgerà le forze in campo( aiutata dalla presenza dell’americano Renzi come candidato alla presidenza del consiglio) e forse lo squalo in formaldeide in cui si è trasformato il nostro popolo riprenderà vita cercando di riafferrare il proprio destino sfuggito tra le mani.