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Il cielo d’Irlanda si tinge d’arancio

Il referendum svolto di recente in Irlanda ha sancito il diritto alle nozze per le coppie omosessuali. All’esultanza del mondo gay che ha festeggiato in maniera abbastanza sobria la vittoria , si è contrapposta la risposta della Chiesa, sopratutto in Italia, dove quel voto, con la consueta leggerezza che contraddistingue le stanze vaticane, è stato definito “ una sconfitta per l’umanità “.

Nei commenti successivi si sono contrapposte due scuole di pensiero, entrambe a fianco nella battaglia per il riconoscimento dei diritti, ma una che, in nome della libertà di scelta, ritiene sacrosanto unire diritti e possibilità di matrimonio, l’altra che guarda questa omologazione al mondo etero con un certo scetticismo.

Di fondo, alla scuola di pensiero che vede i limiti, le fragilità e i drammi in cui sguazza l’universo etero, questo scimmiottarne ii mondo non convince. Gli appartenenti a tale corrente citano, e non a sproposito, Pasolini. D’altra parte si risponde che i gay hanno il diritto ad essere banali e fragili come la grande maggioranza degli etero, sta a loro poi scegliere se uniformarsi alla massa o remare contro. L’Italia, insieme alla Grecia,Cipro e alcune ex repubbliche sovietiche, è tra i pochi stati della Ue dove non esiste alcun diritto per le famiglie gay.

Forse bisogna percorrere altre strade, guardare da tutt’altra prospettiva, forse esistono vie che possono mettere tutti d’accordo.

Una di queste è che le coppie gay ed etero siano equiparate davanti alla legge e, contemporaneamente, il matrimonio sia impedito anche alle coppie etero. In tal modo non ci sarebbero differenze di trattamento e, molto probabilmente, gli etero se ne farebbero una ragione in un tempo relativamente breve. Ma uno Stato che vieta non piace a nessuno, quindi un’altra possibilità, probabilmente la più civile: lo Stato concede a tutti il diritto al Matrimonio, che però deve essere a scadenza e rinnovabile. Si considera valido per un anno alla fine del quale decade a meno che non ci sia il consenso da entrambe le parti a proseguire. In questo caso basta inviare una mail ad organo competente o una telefonata ad un numero verde e viene rinnovato per un altro anno e così via.

Gli amanti dell’Istituzione matrimoniale hanno così la possibilità di festeggiare anno dopo anno, e chi non è un’amante delle parole grosse o degli avvocati, può non preoccuparsi dei tempi e delle dinamiche del divorzio.

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