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Riprendiamo parte dell’intervento di Gianni Pittella, Presidente del gruppo S&D, nella seduta plenaria del Parlamento Europeo sul tema della Grecia e del futuro dell’Europa
Lo voglio dire da principio: per noi, Socialisti e Democratici, l’Europa senza la Grecia non esiste. La Grecia è parte essenziale dell’Europa e della zona euro. Senza la Grecia nella zona euro, l’Europa non sarebbe più sé stessa.
Per questo ci siamo opposti e ci opponiamo agli estremisti e agli speculatori politici che giocano sulla pelle della Grecia e dell’Europa. Potrei citare le dichiarazioni improvvide di Varoufakis oppure le posizioni estremiste di Schäuble. Potrei replicare ad alcune affermazioni del collega Weber. Ma preferisco sottolineare la sobrietà, la serietà e la costruttività del Presidente Juncker, che in tutti questi mesi ha lavorato per trovare una soluzione positiva.
Oggi non è il tempo di scuse, di amici, di nemici, il tornante che viviamo è troppo serio per questo. Troppo serio per trasformare quest’aula in un’aula di tifo. Non è il momento di dividere quest’aula, non è il momento di dividere le istituzioni europee, è il momento di unirle. Perché non si gioca la fortuna di un partito politico, ma si gioca la fortuna dell’Europa, dentro la quale c’è anche la Grecia.
Sono d’accordo con Weber su un punto: caro Presidente Tusk, ha fatto un buon discorso oggi. Ma non è possibile che la più importante istituzione europea, che è il Parlamento, non veda il suo Presidente partecipare agli Eurosummit. Quindi le chiedo formalmente di invitare il Presidente Schulz alle sue riunioni.
Presidente Tsipras, lei non appartiene al mio partito, ma io in questo momento mi sento europeo e, da europeo, le dico che per il bene dell’Europa noi Socialisti non accetteremo mai un Grexit. Mai! Nelle ultime ore la speranza si è riaccesa, noto da parte di tutti un atteggiamento costruttivo. Bene l’atteggiamento dei capi di stato e di governo di ieri, bene la condivisione di tutte le forze politiche greche attorno ad una possibile soluzione. Io penso che ci siano le condizioni per trovare in questa settimana un accordo. L’intesa già c’era.
Serve un impegno preciso del suo Governo a fare le riforme: sostegno allo sviluppo e al lavoro, riforma della Pubblica Amministrazione, lotta contro la corruzione e l’evasione, liberalizzazioni. Non sono misure che vuole l’Europa matrigna, ma sono misure che servono ai cittadini greci.
E credo che sia giusto anche discutere della ristrutturazione del debito, che non è una forzatura ma un impegno assunto dai creditori nel 2012 e che oggi dobbiamo onorare. E credo anche che si debba pensare ad una conferenza europea sul debito che discuta di fondo di redenzione e mutualizzazione del debito.
Penso che su queste basi si debba autorizzare un prestito ponte per far respirare i cittadini greci e mettere i negoziatori nelle condizioni di trovare un accordo di medio periodo.
Gentile Presidente, chi leggerà la storia di questi giorni deve poter leggere che in questo Parlamento, nelle istituzioni europee e tra le autorità greche, ci sono stati donne e uomini che hanno saputo mettere da parte la loro casacca, la loro appartenenza politica, per fare un atto di responsabilità e di costruttività per salvare la Grecia e per salvare l’Europa.”
a cura della redazione di Valore Lavoro