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di Coriolano Pallacci
Bene, provo a descrivere una roba un po’ tecnica, ma che ha un certo rilievo:
Come sappiamo a dicembre finisce il QE. della banca centrale Europea, nel frattempo la Federal Reserve, ha già finito l’espansione monetaria due anni fa e sta procedendo al rialzo dei tassi, insomma la liquidità eccezionale presente sui mercati si sta prosciugando e sta finendo l’era dei tassi negativi.
In questi anni le banche europee in presenza di tassi negativi, hanno acquistato obbligazioni in $ le uniche che avevano dei rendimenti positivi, naturalmente hanno fatto “hedging” si sono cioè coperte dal rischio di cambio con degli swap. Le cifre globali sul valore nozionale di cui stiamo parlando e’ pari a 90.000 miliardi di $.
Le banche europee sono esposte per 12000 miliardi di $.
Per operare in “swap” cioè fare il “roll over” dei contratti in scadenza occorrono delle linee di credito con banche Americane, le quali però, a causa appunto del restringimento delle condizioni dovute alla diminuzione della liquidità e ad atteggiamento prudenziale delle autorità che impongono maggiori accantonamenti sulle linee di credito alle banche europee , stanno diminuendo la loro esposizione con tali banche, le quali potrebbero non essere in condizioni di operare.
Insomma finanziarsi in $ diverrà sempre più costoso.
Lo abbiamo già visto due settimane fa quando il tasso a due anni in $ è passato dal 2,85% al 3,20%.
Insomma un gran bordello ,con banche europee che potranno correre rischio di default.
Questa situazione è già stata evidenziata, lanciando l’allarme , dalla BRI tramite un report alla fine del 2017. Dopo un anno si cominciano a vedere gli inizi della crisi.
Da notare che nel 2010 i derivati sulle valute erano 60.000 miliardi di $ contro i 90.000 di oggi.
Dimostrando così che le banche hanno perfettamente capito la lezione “Lehman”
Good luck.