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Qualche informazione può essere utile, dunque nel 1982 è stato firmato un accordo in sede Onu che ha stabilito una ” convenzione sul diritto del mare”, acronimo UNCLOS in poco tempo è diventata una convenzione internazionale.
Questa convenzione prevede delle zone ZEE ” Esclusive economic zone” fino a 200 miglia nautiche dei paesi rivieraschi ( ricordo 12 mn acque territoriali, 24 mn acque contigue)
Ora, nelle zone di mare di fronte alla Siria/Israele/Libano / Turchia /Egitto/Cipro /Libia e tramite la posizione di una isola Greca ( kastellozisos) anche la Grecia, esistono riserve di gas pari a 20 tmc ( trilioni di metri cubi di gas ) tanto per dare l’idea sono riserve tali da garantire la fornitura per tutta l’Europa per 15 anni.
In quelle zone operano le più importanti compagnie petrolifere Eni,Total, naturalmente gli Americani.
Le maggiori forniture di Gas all’Europa arrivano dalla Russia e da paesi satelliti, corrotti anche più della Russia ( è una bella gara ).
Ci sarebbe un progetto ( South East Med Energy ) cioè, la costruzione di infrastrutture per il trasporto di quel gas in Europa.
Naturalmente, tale progetto e’ visto come il fumo negli occhi dai Russi.
Sostanzialmente è impossibile riepilogare l’intreccio di interessi Geopolitici e finanziari, bisogna studiare un po’.
Forse, però anche solo con queste note diventa un po’ più chiaro il groviglio di interessi politici/militari/ economici dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.