Mirco Dondi: 12 dicembre 1969
Il libro è prevalentemente incentrato sul 12 dicembre 1969 e i giorni successivi.
In questo taglio cronologico appaiono le vittime (il ballerino Pietro Valpreda, il ferroviere Giuseppe Pinelli), il testimone (lo strumentalizzato taxista Cornelio Rolandi), gli inquirenti (dai vertici del servizi segreti a Marcello Guida e Luigi Calabresi).
Nessuno si occupa dell’ambiente nero dal quale provengono gli attentatori.
Lo sguardo sui primi giorni resta fondamentale per capire come vengono manipolate le informazioni e occultate le prove. Si aggiungono anche misteriosi ‘suicidi’, che, come un contagio, sembrano toccare alcuni uomini coinvolti nella vicenda.
A tremare, a essere scosse nel profondo, a partire da questo giorno, sono le fondamenta stesse delle istituzioni. Tanto che un uomo cauto come Aldo Moro mostra di temere un possibile colpo di Stato.
L’ultima sentenza della Cassazione nel 2005 chiude uno dei più lunghi iter giudiziari della storia italiana, assolvendo tutti ma dichiarando che, con le prove raccolte nelle nuove inchieste degli anni Novanta, gli ordinovisti Franco Freda e Giovanni Ventura sarebbero stati condannati quali ideatori della strage.
Oggi, al di là di questo, sappiamo molto di più, soprattutto sui livelli più alti che coinvolgono il funzionamento dei servizi e la responsabilità della classe politica allora al governo.
Prossime presentazioni:
26 SETTEMBRE IMOLA ORE 20.30
30 SETTEMBRE BOLOGNA LIBRERIA COOP ZANICHELLI ORE 18
5 OTTOBRE BARI, Casa del Popolo (Bottega di Umanesimo socialista) Vai Celentano 76.
Profilo biobibliografico di Mirco Dondi
Insegna Storia contemporanea e dirige il Master di Comunicazione storica all’Università di Bologna oltre a essere responsabile della rivista on line “Bibliomanie”.
Tra i suoi libri: 12 dicembre 1969 (Laterza 2018) sulla strage di Piazza Fontana a Milano, L’Eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965 – 1974 (Laterza 2015);
Tra gli altri suoi libri: La lunga liberazione (sul difficile dopoguerra italiano), La Resistenza tra unità e conflitto (sui contrasti interni al movimento di Resistenza), Dagli albori della sindacalizzazione alla trasformazione delle campagne (sulle lotte agrarie dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta)
Ha scritto un romanzo sugli anni Ottanta (I Malriusciti, Elliot, 2012) e ha cosceneggiato il documentario Paura non abbiamo che racconta la storia di quattro donne incarcerate l’8 marzo 1955 per aver distribuito mimose.