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Lo schema colorato sopra (fonte Agenzia statale per la coesione territoriale) illustra sinteticamente gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) sia in termini di sfide che di missioni.
E interessante capire come questo ambizioso piano si traduca da un ambito nazionale ad uno locale soprattutto per due missioni, importanti quanto dai contorni incerti, quali la rivoluzione verde e transizione ecologica e le infrastrutture per la mobilità.
Volendo calare il piano nell’ambito micro di Siena si osserva come il tessuto urbano della città abbia risentito della progressiva de-urbanizzazione e della specializzazione su di un modello economico residuale di turismo mordi e fuggi. Sono pertanto emerse alcune criticità strutturali che richiedono attenzione ma soprattutto azione:
A fronte di queste ed altre criticità Siena è tuttavia potenzialmente in grado di sottoscrivere gli obiettivi contenuti nel PNRR. Però volendo dare concretezza alla “rivoluzione verde “ e applicarla al contesto senese occorre:
b.1. limitazione del traffico di veicoli privati e commerciali endotermici. Per questi ultimi potrebbero essere realizzati dei punti di raccolta merci da cui si dipartino veicoli elettrici adibiti alle consegne nel centro commerciale naturale;
b,2 incentivazione all’utilizzo di veicoli ibridi o/e elettrici. Contrariamente a quanto avviene in altre città, a Siena non esiste un regolamento comunale che regoli e faciliti l’utilizzo dell’elettrico verso l’endotermico;
b.2 potenziamento dei collegamenti ferroviari sollecitando investimenti pubblici / privati (nella forma di Partenariato Pubblico Privato[1]) finalizzati al raddoppio della linea attuale e alla sua elettrificazione.
Indubbia è la comodità di parcheggiare l’auto sotto casa e di utilizzarla per ogni occasione (come suggerisce una pubblicità di cibo per animali). Tuttavia adeguarsi oggi a comportamenti collettivi energivori non è più sostenibile né materialmente nè eticamente. Ogni nostra azione di consumo di risorse non rinnovabili produce effetti a medio e lungo termine sull’ambiente di cui dobbiamo tenere una contabilità dei costi / responsabilità individuale.
Il piano PNRR non è soltanto una cascata di mezzi finanziari per la ripresa e resilienza del paese ma soprattutto un mutamento di paradigma culturale e materiale rivolto al futuro delle nuove generazioni EU. Le 6 missioni sono strettamente correlate tra di loro per fronteggiare l’emergenza sanitaria e ambientale e le azioni congruenti devono partire da ogni singolo individuo e collettività.
Occorre sollecitare e capire quale rotta la Città vuole tenere.
Non è più possibile andare semplicemente alla deriva esiste il rischio concreto di naufragio.
Luciano Fiordoni
Sovicille 4 Agosto 2022
[1] ll partenariato pubblico-privato è una forma di cooperazione tra i poteri pubblici e i privati, con l’obiettivo di finanziare, costruire e gestire infrastrutture o fornire servizi di interesse pubblico